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Carini presenta il Mat e il padiglione espositivo del mosaico Galati: doppia inaugurazione

Il Comune aprirà al pubblico per la prima volta la mostra permanente archeologia e territorio. A seguire nella sede dell’ex convento di San Rocco si potrà ammirare la struttura che ospita il pavimento musivo tornato a casa dopo più di cento anni

Data :

7 dicembre 2025

Municipium

Descrizione

Il 9 dicembre doppia inaugurazione a Carini. Si comincia alle 11 in via Nazionale 3, a Villagrazia dove aprirà al pubblico il Mat, la mostra permanente archeologia e territorio di Carini.
A seguire alle ore 12.30 nella sede dell’ex convento di San Rocco, in via Garibaldi n.178 sarà presentato il padiglione espositivo che ospita il mosaico Galati, proveniente da una villa tardo romana scoperta da Giuseppe De Spuches, principe di Galati, in contrada San Nicola, a Carini, nel 1873 e aperto al pubblico solo in occasione dell’edizione 2024 e 2025 del festival delle vie dei Tesori.
 
“Dopo anni di intenso lavoro da parte dei nostri uffici comunali dei lavori pubblici e dei beni culturali, che hanno seguito i restauri, e grazie alla collaborazione con la Sovrintendenza ai BBCC e al finanziamento della Regione Siciliana - dichiara il sindaco Giovì Monteleone - apriranno al pubblico due importanti siti che esaltano e arricchiscono l’itinerario culturale di un territorio che ha tanto da raccontare della sua storia e delle generazioni che l’hanno vissuto.
Il museo di Villagrazia - continua il primo cittadino - raccoglierà i reperti archeologici trovati nella contrada San Nicola e li illustrerà ai visitatori e sarà anche il luogo dove gli studenti svolgeranno laboratori didattici il cui fine sarà educarli, renderli consapevoli delle bellezze e testimonianze che stanno attorno a loro. Stesso scopo - conclude Monteleone- avrà anche il padiglione espositivo della pavimentazione musiva della villa tardo romana anch’essa rinvenuta in contrada San Nicola dal prof. Salinas alla fine dell’800 e che dopo tanto peregrinare tra palazzi e scantinati trova finalmente una degna collocazione nel chiostro attiguo alla Chiesa di San Rocco a Carini”.

Ultimo aggiornamento: 7 dicembre 2025, 09:07

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